Credito all’economia reale, più delle altre banche italiane. Credito agli investimenti, soprattutto. Una spiccata preferenza per le famiglie e le piccole imprese, vera spina dorsale del modello produttivo nazionale. Le BCC sono sempre in prima linea per l’economia reale: il 57% dei prestiti è destinato a famiglie e imprese contro il 54% delle altre banche.
Questa è l’impronta economica delle BCC che continua a incidere positivamente sull’Italia che vuole ritrovare il sentiero della crescita, crescita che non si ottiene quindi con la finanza speculativa, ma con il credito all’economia reale. Negli anni della crisi le BCC hanno accettato più richieste di finanziamento di quanto non abbiano fatto le altre banche. E con tassi più bassi.
Nel 2015 sono stati erogati alle famiglie oltre 37 miliardi di euro in mutui per l’acquisto della prima casa. Un incremento del 3,5% rispetto al 2014.
Una banca di comunità non deve soddisfare azionisti anonimi e lontani.
È una banca capace invece di creare quel movimento che genera crescita, condizione necessaria per portare l’Italia fuori dalla crisi.
Crescita che non si ottiene quindi con la finanza speculativa, ma con il credito all’economia reale.