Pedalando sulla buona strada

L’uso della bicicletta nell’era delle smart city rappresenta il miglior modo per promuovere un tipo di mobilità ‘slow’, a costo zero e soprattutto a basso impatto ambientale.

Benefici, vantaggi economici e prospettive in Italia e all’estero delle due ruote più ecologiche.

di Erika Facciolla (Tuttogreen)

 

Albert Einstein scriveva: “La vita è come andare in bicicletta: per mantenere l’equilibrio bisogna continuare a muoversi”. A quasi un secolo di distanza, questo famoso aforisma è sempre attuale e ben descrive la precarietà di un’esistenza che si regge sulla costante e faticosa ricerca di un equilibrio che ci evita di cadere, sulla strada e nella vita. Pedalare è anche un modo per concedersi una pausa dal tran-tran quotidiano, mantenersi in forma, sposare uno stile di vita più sano e sostenibile e apprezzare la libertà di muoversi al di fuori degli schemi e delle convenzioni imposte dalla modernità.

Chi utilizza la bicicletta per gli spostamenti in città lo sa bene: non esiste modo migliore per iniziare una giornata senza l’angoscia di affrontare il traffico rinchiusi in un’automobile. In sella ad una bici, infatti, cambiano tempi e prospettive e a guadagnarci non è solo l’umore ma anche le città e l’ambiente. E se è vero che la strada verso un’economia più sostenibile è ancora lunga, le due ruote rappresentano per tutti noi una possibilità concreta per percorrerla con una marcia in più.

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Uso della bicicletta in città: regole e vantaggi

Tra i tanti vantaggi indotti dall’uso regolare di questo mezzo di trasporto, quelli per la salute sono sicuramente i più importanti.

Si stima che l’inattività fisica e lo smog causino circa 500 mila morti ogni anno solo in Europa. Essendo uno sport di resistenza, il ciclismo rafforza il cuore e la ventilazione polmonare prevendo la maggior parte delle patologie a carico di questi organi vitali.

"Andare in bici regala una certa carica di benessere psico-fisico, ha effetti positivi sul metabolismo e migliora notevolmente l’umore. Inoltre fa risparmiare tempo e denaro".

Andare in bici, inoltre, regala una certa carica di benessere psico-fisico, ha effetti positivi sul metabolismo e migliora notevolmente l’umore. Inoltre fa risparmiare tempo e denaro, soprattutto se la si utilizza ogni giorno per andare al lavoro, accompagnare a scuola i figli o svolgere le piccole commissioni quotidiane.

Ma per pedalare in totale sicurezza è bene adottare alcune regole e considerare che la strada è fatta di regole e pericoli, soprattutto al di fuori dei percorsi ciclabili.

  • La bicicletta deve essere sempre proporzionata a peso e altezza di chi la utilizza. Quando siamo in sella le punte dei piedi devono poter toccare per terra.
  • Manutenzione e controlli periodici sono essenziali per viaggiare in sicurezza. Controllate sempre lo stato delle gomme, l’efficienza dei freni e il buon funzionamento della catena. E attenzione al campanello: è il principale segnalatore di movimento quindi deve essere sempre perfettamente funzionante.
  • L’abbigliamento giusto non prevede scarpe scomode e potenzialmente pericolose (come tacchi e infradito), e nemmeno pantaloni dagli orli troppo lunghi, cinture, cappotti e altri capi che possono infilarsi nelle ruote o nei pedali. Esistono apposite clip per sollevare gli orli o stringere i pantaloni ed evitare così pericolosi inconvenienti.
  • Indossate sempre un casco della vostra taglia. Per affrontare gli spostamenti al buio, in galleria o su strade poco illuminate munitevi di giubbotti e luci di posizione catarifrangenti.
  • No all’uso di auricolari per ascoltare musica o parlare al cellulare mentre si pedala. Poter sentire i rumori della strada e rimanere concentrati durante la guida è fondamentale per muoversi in sicurezza.
  • Non confinatevi nel margine destro delle strade, specie se il fondo è irregolare o ci sono macchine parcheggiate. Uno dei pericoli principali per i ciclisti è l’apertura improvvisa degli sportelli delle auto in sosta a bordo strada.
  • Rispettate il codice della strada, comunicate le vostre intenzioni con le braccia e munitevi di uno specchietto retrovisore per controllare i veicoli alle vostre spalle prima di effettuare uno spostamento.
  • Portate unkit per le riparazioni: vi tornerà utile per affrontare una foratura imprevista. Qualche toppa ed un tubetto di mastice comune saranno più che sufficienti. Non dimenticate di munirvi anche di una piccola pompa a mano che non occupa spazio ed è molto leggera.

 

Bikeconomy: quanto vale in Europa

Secondo le stime, ogni anno l’uso della bicicletta in Europa risparmia all’ambiente ben 15 milioni di kg di CO2. In termini assoluti, la bicicletta rappresenta per il Vecchio Continente il simbolo di una vera e propria economia parallela (Bikeconomy), il cui giro d’affari può esser quantificato in 513,19 miliardi di euro (Fonte: European Cyclists Federation) e numerosi benefici connessi, tra cui:

  • Abbattimento delleemissioni inquinanti
  • Tutela della salute 
  • Creazione di nuove forme di socializzazione
  • Nascita di un sistema economico basato sulla produzione di bicilette e relativa componentistica.
  • Riduzione del traffico stradale

In Europa si pedala tanto, specie nei Paesi del Nord, in Germania e in Francia. Si calcola che l’8% dei nostri cugini europei preferisca la bicicletta ad altri mezzi di trasporto privati e che ogni anno si percorrano in bici 134 miliardi di chilometri.

"In Europa si pedala tanto, l’8% e ogni anno si percorrono in bici 134 miliardi di chilometri".

L’esempio europeo più illuminante in tal senso è rappresentato da Friburgo che si è guadagnata il titolo di città ecologica del futuro, nonché “Città amica della bicicletta”. Il merito è delle politiche ecologiste adottate dalle amministrazioni locali che puntano al traguardo delle emissioni zero entro il 2050. Un obiettivo raggiungibile anche grazie alla volontà dei cittadini di utilizzare la bici come mezzo di trasporto d’elezione. Un terzo degli abitanti, infatti, si muove già in bicicletta e ha a disposizione circa 400 km di piste ciclabili, mentre un altro terzo utilizza il tram o il car sharing.

Coprire le medie e corte distanze con la biciletta non è solo il modo più ecologico per spostarsi ma anche quello più veloce ed economico. In Europa lo hanno capito da tempo quasi tutti, a cominciare dalle grandi capitali dove la ciclabilità dei percorsi urbani e dei servizi connessi è aumentata vertiginosamente. A Copenaghen, ad esempio, più della metà degli abitanti usa regolarmente la bicicletta e il traffico veicolare è regolato in base al flusso di bici e pedoni, non il contrario. Perfino bar, chioschi e caffetterie si sono adattati a questo stile di vita tanto da attrezzarsi per permettere ai biker di passaggio di comprare un buon caffè o il pranzo senza mai scendere dal sellino.

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Pedalare conviene anche agli italiani

Secondo Legambiente, in Italia gli spostamenti in bici generano un fatturato di 6,2 miliardi l’anno. I principali vantaggi economici per cittadini e istituzioni si traducono in spese sanitarie più contenute, riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico e minor costi ambientali. Nonostante queste evidenze e pur avendo a disposizione il 50% di piste ciclabili in più rispetto al 2008 il numero dei biker italiani è rimasto identico (3,6% contro l’8% della media europea), tranne che in una dozzina di città dove una buona percentuale della popolazione si sposta pedalando. In molti casi le nuove ciclabili sono state realizzate senza criterio o l’adeguamento delle infrastrutture non è stato accompagnato ad un rifunzionalizzazione degli spazi urbani.

"La leadership delle città italiane con più amanti delle due ruote ecologiche spetta a Pesaro e Bolzano".

La leadership delle città italiane con più amanti delle due ruote ecologiche spetta a Pesaro e Bolzano. Qui 1 abitante su 3 pedala ogni giorno per andare al lavoro, al market vicino casa o a scuola. Tra le grandi città, Milano è quella dove la ciclabilità delle strade urbane è cresciuta maggiormente negli ultimi anni, tanto che il 6% dei milanesi si sposta regolarmente in bici.

A Bolzano, i lavoratori di Salewa hanno a disposizione una flotta di biciclette aziendali per raggiungere il luogo di lavoro dalla stazione o per gli spostamenti privati effettuati in giornata. La Fater di Pescara, invece, ha offerto ai propri dipendenti la possibilità di acquistare una bicicletta elettrica a prezzi vantaggiosi e con pagamenti rateali trattenuti direttamente in busta paga. Ha anche investito nella creazione di stazioni di ricarica e di una piattaforma in grado di calcolare le percorrenze totali e i risparmi di CO2 generati.

A spalancare le porte alle nuove forme di mobilità sostenibile ci sono anche le Banche del Credito Cooperativo per le quali non solo le biciclette, ma anche le persone e le idee sono essenziali per costruire un futuro migliore. Passo dopo passo, pedalata dopo pedalata, le BCC promuovono le buone pratiche attraverso iniziative concrete sul territorio, come la ‘Banca della Bici’ inaugurata recentemente nei Comuni di Figline e Incisa Valdarno.

Il progetto consiste nel prestito gratuito di alcune biciclette a disposizione di tutti i cittadini e nella creazione di un deposito pronto ad accogliere donazioni di bici funzionanti, inutilizzate o da riparare. L’obiettivo è quello di promuovere e incrementare l’uso delle piste ciclabili presenti sul comprensorio e mettere in movimento l’intera comunità.

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