Come si insegna la cooperazione ai bambini? È un concetto difficile, complicato e dedicato agli adulti o è un valore che anche ai bambini si può insegnare?
Di Barbara Chizzolini (Chizzocute)
Uno studio Americano afferma che insegnare alcuni valori fondamentali legati al rispetto dell’altro e della collettività facciano bene alla società tutta, ma anche al singolo, soprattutto ai bambini.
Lo studio dell’Università statale della Pennsylvania (Penn State) e della Duke University a Durham, apparso sulla rivista American Journal of Public Health e condotto su 753 bambini dell’asilo seguiti per vent’anni a partire dal 1991, mostra che il successo dell’ultima fase dello sviluppo emotivo e sociale nell’infanzia, quando il piccolo entra nell’arena sociale, avrebbe delle ricadute anche in età adulta.
"il successo dell’ultima fase dello sviluppo emotivo e sociale nell’infanzia avrebbe delle ricadute anche in età adulta".
I bambini che sono stati in grado, dall’età della scuola materna, di sviluppare le capacità di relazionarsi, interagire e condividere i giochi e cose con gli altri, che sono stati in grado di imparare a gestire le proprie emozioni, erano più propensi alla condivisione e avevano una maggiore probabilità di terminare il college e di avere un lavoro a tempo pieno a 25 anni.
Ma in concreto, come si fa ad insegnare questi valori ai bambini?
La famiglia è sicuramente l’ambiente che fortifica e prepara il bambino all’asilo e quindi i primi passi anche nella formazione del proprio io avvengono in questo ambito.
"Insegnare ai bambini il valore delle cose, dei doni che ricevono. Insegnare loro a condividere".
Insegnare ai bambini il valore delle cose, dei doni che ricevono, cercando di limitare giochi e regali alle vere necessità o ricorrenze è importante. Insegnare loro a condividere questi regali, a cederli a chi ne ha più bisogno, nel momento in cui sono da loro dimenticati e ritenuti “obsoleti”, è il secondo passo.
La stessa cosa si può fare con i vestitini, se abitualmente li cedete a dei bambini di amici o parenti, dite a vostro figlio che quei vestitini andranno a quel determinato bambino, sarà felice di sapere che i propri abiti continueranno a vivere su di un bambino amico e conosciuto.
Altre cose che si possono insegnare in famiglia sono la condivisione dei giochi, che non significa dover smettere di giocare e cedere il gioco ad un altro bambino. Chiedere i giochi ai bambini e non strapparli di mano, non arrabbiarsi se un bambino non ti fa giocare con il tuo gioco. Sono tutte emozioni con le quali i bambini si troveranno quotidianamente a gestire alla scuola materna.
Una volta iniziata la scuola cosa succede?
Qui è dove il bambino scende in campo e dove questa educazione valoriale deve trovare le proprie conferme e nuovi spunti ed esempi per proseguire.
"Ognuno per parlare alza la mano, quando è il turno di parlare il bambino riceve il bastoncino della parola".
Mi è capitato recentemente di parlare con una maestra che mi raccontava le dinamiche della loro scuola. La mattina i bambini si riuniscono in cerchio per 1 oretta di confronto, parlano, si scambiano le esperienze del giorno prima e della notte. Ognuno per parlare alza la mano, quando è il turno di parlare il bambino riceve il bastoncino della parola. Lui e solo lui può parlare finché detiene quel bastoncino. Ai bambini vengono così insegnati con una modalità fresca ed interattiva i valori dell’attesa e dell’ascolto degli altri.
Quando i bambini poi escono per la passeggiata quotidiana sanno che devono girarsi per vedere che nessuno sia rimasto indietro ed in tal caso il passo viene dato dal più lento, non dal più veloce. Anche qui, con tanto divertimento in mezzo ai boschi, i bambini imparano che bisogna saper allungare la mano ed aiutare chi rimane indietro, in passeggiata come nella vita. Perché non abbiamo tutti lo stesso passo, perché a volte la vita ci fa degli sgambetti ed avere qualcuno che allunga una mano è spesso una questione di salvezza.
La cosa più importante? È l’esempio degli adulti: dai genitori, ai nonni, agli insegnanti.
È importante creare quell’ambiente coeso nell’insegnamento di valori condivisi.
I bambini che cresceranno con questi valori ben insiti nel proprio animo, saranno gli adulti capaci di azioni concrete nell’aiuto della società.
Un esempio è quello delle Banche di Credito Cooperativo che grazie alle proprie politiche di attenzione e radicamento nel territorio finanzia progetti in grado di valorizzare ogni singolo utente della banca. Le storie di racconti di successo sono molte, dagli allevatori di mucche da latte che vivono sopra i monti di Amatrice, da chi è diventata titolare del proprio posto di lavoro salvandone altri, a chi ha deciso di tornare alla propria terra diventando viticoltore dopo una carriera da ingegnere.
Sviluppare capacità, come prestare attenzione agli altri, capire cosa provano, aiutarli, cooperare e condividere, sono valori che renderanno i nostri figli ed il mondo un posto migliore in cui vivere.