Emigrare verso l’estero in cerca di condizioni migliori, di lavoro, di opportunità. Sembra una storia di popoli che vengono da lontano ma, una volta, gli emigranti eravamo noi: un numero enorme di Italiani ha fatto le valigie, in cerca di fortuna in altri Paesi. Ed è anche la storia di una parte della mia famiglia.
Alla ricerca della mia biografia familiare, nel 2009, quando ero dottorando presso l’Università di Barcellona, sono partito per l’Argentina e l’Uruguay per incontrare le comunità di emigranti dalla Campania e Lucania e dei loro discendenti.
In Sud America sono rimasto stupito da come le tradizioni e la cultura italiane siano diffuse presso le comunità locali.
I vari dialetti campani vengono ancora usati, mescolati allo spagnolo, e sopravvivono tradizioni gastronomiche che invece si sono quasi perse in Italia.
Le tradizioni religiose e la cultura campana si sono fuse e trasformate nell’incontro con la cultura spagnola. Il culto di San Cono, tipico del teggiano, è anche uno dei più importanti in Uruguay.
Ho capito che era necessario documentare queste tradizioni e comunità prima che scomparisse l’ultima generazione di emigranti. Con il progetto di ricerca “Tanos: l’emigrazione meridionale in Argentina e Uruguay”, cerco di portare alla luce le loro storie attraverso una ricerca video-fotografica con un taglio antropologico.
L’obiettivo è quello di recuperare la memoria collettiva di una parte di storia meridionale, raccogliendo testimonianze e fonti con interviste e testimonianze di anziani emigrati.
I fondi servono proprio a questo: coprire le spese di realizzazione del lavoro e quelle di viaggio.
La ricerca sui libri non basta, quello che cerco sono storie di vita, di famiglia, attraverso album fotografici, documenti personali e certificati. Nonostante i numerosi riconoscimenti ricevuti, questa ricerca non ha mai beneficiato di finanziamenti, per questo ho cercato un’altra strada: il crowdfunding online.
"Non è possibile progettare e costruire il futuro di un territorio senza conoscerne prima la memoria storica che ne ha determinato il presente".
Più di 100 utenti hanno creduto nel progetto con micro-donazioni in cambio di ricompense: da un semplice ringraziamento digitale a workshop di fotografia, progetti digitali e corsi.
La campagna online è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Giovani Soci della BCC di Monte Pruno di Roscigno e Laurino. Riconoscendo nel mio lavoro un valore significativo per il nostro territorio, la BCC ha presentato il progetto alla comunità e ha creato un conto personalizzato per effettuare piccoli versamenti per contribuire alla mia ricerca. Anche il metodo originale scelto per raccogliere fondi ha interessato la banca.
Sono biograficamente coinvolto, per questo la mia ricerca va al di là del dottorato: l’obbiettivo è quello di generare conoscenza, e di restituirla al pubblico in diverse modalità.
Con oltre 100 documenti originali e oltre 300-400 digitalizzati, c’è già abbastanza materiale per un museo. Vorrei anche creare un canale di comunicazione tra le comunità in Sud America e la terra dalla quale provengono.
In estate organizzerò uno scambio culturale: oltre 40 persone dall’Argentina e Uruguay verranno a conoscere le loro terre d’origine. Sarà emozionante, senza dubbio.