È sul territorio che una BCC lascia la sua impronta economica, sociale, ecologica e cooperativa. In che modo? Innanzi tutto investendo sul territorio più delle altre banche.
Primo perché, come dice il nostro Statuto, noi BCC siamo obbligate a destinare almeno il 70% degli utili annui al nostro patrimonio indivisibile, non distribuendo quindi nessun guadagno sotto forma di dividendo ai soci e non potendo nemmeno ricorrere al mercato per capitalizzarci. Essendo una cooperativa, infatti, non possiamo perseguire scopi di profitto.
Secondo, perché il restante 30% degli utili annui va devoluto, per forza, al finanziamento di attività concrete sul territorio. Prima fra tutte l’economia reale: a privati, famiglie o piccole e medie imprese operanti nella zona.
La nostra presenza nei territori è quindi una presenza attiva.
Ci piacciono i virtuosismi
C’è un numero che spiega molto chiaramente perché la BCC è una banca differente per forza. Ed è una percentuale: 95%.
Che cosa indica questo numero? Le BCC raccolgono il risparmio nel territorio in cui operano e almeno per il 95% lo re-impiegano nello stesso, in un circolo virtuoso a beneficio delle loro comunità.
Le BCC raccolgono il risparmio nel territorio in cui operano. E almeno per il 95% lo re-impiegano nello stesso, in Un circolo virtuoso a beneficio delle comunità.
Le BCC hanno creato valore aggiunto per oltre 11 miliardi di euro nel triennio 2011-2013: