A volte la terminologia legata ai mutui casa fa pensare che sotto ci sia qualcosa di poco chiaro. Facciamo un po’ di chiarezza sulle parole del mutuo, iniziando dalla “surroga”.
La surrogazione o portabilità è la possibilità di trasferire un mutuo da una banca ad un’altra. Quest’ultima si “sostituisce” nel contratto, senza dover effettuare la cancellazione della vecchia ipoteca e senza nuova iscrizione ipotecaria.
È previsto l’intervento del notaio, che provvede ad autenticare le sottoscrizioni e a redigere l’atto pubblico.
La surroga avviene per un importo esattamente uguale al capitale residuo del vecchio mutuo (aggiornato alla data della stipula), mentre le condizioni, come durata, tasso ed altre spese, possono radicalmente cambiare e questo dipenderà dalle capacità di contrattazione del mutuatario nei confronti della banca che subentra.
Chi paga le spese di surroga?
In base alla normativa vigente le spese di surroga sono totalmente a carico della banca surrogante, incluse spese notarili ed eventuali visure catastali, necessarie per accertare la proprietà dell’immobile o l’eventuale presenza di gravami come un’ipoteca, un pignoramento, un atto di confisca o un sequestro. Infatti la legge dice chiaramente che non possono essere imposte al cliente spese o commissioni per la concessione del nuovo mutuo, per l’istruttoria e per gli accertamenti catastali.