A scuola di risparmio

Insegnare l’importanza etica ed economica del risparmio e favorire la diffusione di una coscienza ecologica che rigetti ogni forma di spreco delle risorse del Pianeta.

È  la lezione più importante che la scuola dovrebbe rivolgere ai ragazzi sin dai primissimi anni di età. Perché non è mai troppo presto per avvicinare le nuove generazioni ai principi fondamentali di un’economia sostenibile e alle buone pratiche del vivere a ‘impatto zero’.

 

di Erika Facciolla (Tuttogreen)

 

Nuove generazioni di consumatori crescono, in famiglia e tra i banchi di scuola, ed è compito di genitori e insegnati fare in modo che da grandi diventino bravi consumatori. Sì, perché è già da giovanissimi che i nostri comportamenti hanno ricadute dirette sull’ambiente e sulla disponibilità delle risorse naturali.

Negli ultimi anni, la scuola ha cercato di abbracciare scelte sempre più sostenibili indirizzando la programmazione didattica sui binari della sensibilizzazione al risparmio e al rispetto per l’ambiente. La classe, in particolare, è uno dei luoghi fisici e simbolici dove questa lezione non dovrebbe essere mai trascurata. È qui che bambini e ragazzi devono avvicinarsi alle buone pratiche di sostenibilità, salute e risparmio e comprenderne il valore etico, sociale ed economico. Investire i più giovani di questa responsabilità significa renderli depositari di una cultura che consentirà loro di ridisegnare il futuro del nostro Pianeta.

 

Una scuola a basso impatto

Sapevate che gli istituti scolastici pubblici italiani sono tra i più energivori d’Europa? In un’indagine condotta dall’Enea (l’Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) su un campione di 43.200 strutture è emerso, infatti, che più del 35% degli edifici necessitano di seri interventi di adeguamento in chiave energetica e che attualmente il sistema scolastico è responsabile del consumo del 55% di energia elettrica e dell’87% di energia termica prodotta in un anno.

Di fronte a queste cifre è facile concludere che la scuola debba rincorrere un futuro più sostenibile, coinvolgendo in questo progetto studenti, famiglie, insegnanti e collaboratori che operano all’interno del contesto scolastico. A partire dalle piccole azioni quotidiane fino ad arrivare ad interventi strutturali più complessi, alla scuola è affidato l’importante compito di mettere in moto il cambiamento.

"sono già molte le scuole che hanno intrapreso questa corsa al risparmio e alla sostenibilità tagliando i primi, significativi traguardi".

Da nord a sud, dalle Alpi alle Isole, sono già molte le scuole che hanno intrapreso questa corsa al risparmio e alla sostenibilità tagliando i primi, significativi traguardi. L’Istituto ‘P. Gobetti’ di Caltagirone (CT), ad esempio, è una delle pochissime scuole italiane ad essere alimentate da un impianto geotermico di nuova generazione che lavora sinergicamente ad un sistema fotovoltaico altrettanto efficiente. L’istituto catanese è il primo in Italia a ‘consumo zero’ ed energicamente autonomo in tutti i periodi dell’anno.

 

E in classe?  

La cultura del risparmio a scuola non passa solo attraverso le grandi opere di riqualificazione ma soprattutto dalle piccole azioni quotidiane. Per risparmiare energia in classe, ad esempio, si può eleggere a turno un gruppo di alunni che avranno il ruolo di ‘guardiani della luce’ per un determinato periodo di tempo. Essi si occuperanno di spegnere le luci ogni volta che non ce ne sarà bisogno e si assicureranno che sia tutto in ordine alla fine della giornata scolastica. E si può continuare in questa direzione con tanti altre iniziative virtuose:

  • Non lasciare gli apparecchi utilizzati durante le lezioni in stand-by.
  • Spegnere le luci quando non si è in aula (durante l’intervallo, al termine delle lezioni o quando si va in palestra o nei laboratori).
  • Utilizzare le scale anziché l’ascensore.
  • In inverno, regolare valvole e caloriferi in modo che non faccia troppo caldo e che non si debbano aprire spesso le finestre.
  • Far cambiare l’aria solo tra una lezione e l’altra e nell’intervallo.
  • Chiudere sempre i rubinetti dell’acqua e le luci nelle toilette.
  • Non lasciare le luci accese nei corridoi e in tutte le zone comuni dell’edificio.
  • Segnare nel calendario scolastico iniziative sul tema come ‘Mi Illumino di Meno’ e seguirle attivamente di anno in anno.

gita_bambini

Gite sì, ma a km zero

Sempre in tema di risparmio, anche la gita scolastica può trasformarsi in un momento educativo di grande valore. Prima di organizzare un viaggio o una semplice escursione all’aperto, i fattori da valutare sono tanti.

La destinazione, le attività in cui si coinvolgeranno gli alunni, il mezzo di trasporto che si utilizzerà: ponderare opportunamente tutte queste variabili può ‘alleggerire’ l’impatto ambientale della gita senza nulla togliere al suo valore didattico. La scelta di una meta poco lontana, ad esempio, determina molteplici vantaggi:

  • Si dà valore al territorio e alle comunità locali
  • Si tagliano le emissioni di CO2
  • Si riducono i costi a carico di scuole e famiglie
  • Si privilegiano gli spostamenti a piedi, con i mezzi pubblici o in bicicletta
  • Si coinvolgono le famiglie favorendo al di fuori del contesto scolastico

Un po’ come in ufficio, inoltre, a scuola è consigliabile promuovere l’uso delle nuove tecnologie per organizzare visite e lezioni da remoto. Videoconferenze, tour virtuali, video-chat e letture anche in lingue diverse sono ottimi strumenti di apprendimento che non richiedono ‘trasferte’.

 

Raccolta differenziata in aula

Dotare ogni aula di contenitori utili a raccogliere i rifiuti in modo appropriato è il primo step per affrontare concretamente il tema del risparmio e del riciclo tra i banchi. La carta da una parte, le lattine dall’altra, la plastica, il vetro e così via.

"imparare l’importanza della raccolta differenziata per comprendere che un rifiuto non è un oggetto privo di valore, ma una risorsa".

Tutti i bambini e ragazzi in età scolare dovrebbero imparare l’importanza della raccolta differenziata per comprendere che un rifiuto non è un oggetto privo di valore, ma una risorsa ancora preziosa. Che poi è anche una lezione di vita per evitare che i bimbi di oggi diventino i nuovi consumatori indisciplinati di domani.

In aula ci si potrebbe organizzare anche per la raccolta dell’umido e, ove possibile, per il compostaggio il cui valore assume connotazioni ben più rilevanti se la scuola in questione è anche dotata di mensa interna e orto.

Oltre la raccolta differenziata, in aula deve trovare posto anche un contenitore per il recupero dei fogli di carta scritti solo da un lato che possono essere riciclati per tanti utilizzi alternativi. Se l’uso della stampante è inevitabile, bisogna impostare sempre la funzione ‘fronte-retro’, altrimenti preferire l’uso di software, pc e lavagne che non richiedano l’impiego di carta. E attenzione ad utilizzare sempre e comunque fogli di carta riciclata!

 

Risparmiare oggi per valorizzare il domani

Avvicinare i ragazzi al tema del risparmio in classe è anche il modo più semplice per dimostrare loro che tutti possono contribuire alla tutela delle risorse naturali ed energetiche con piccoli gesti.

I più piccoli faticano ad apprendere il concetto di ‘risparmio’ perché hanno bisogno di essere coinvolti in azioni concrete, di vivere le cose, vederle da vicino e toccarle con mano. Il gioco può essere uno strumento perfetto per far comprendere al bambino l’importanza di spegnere una lampadina, riutilizzare un foglio di carta o di non gettare via il cibo.

"tutti possono contribuire alla tutela delle risorse naturali ed energetiche con piccoli gesti".

I più grandi devono essere coinvolti nell’organizzazione di eventi o iniziative che abbiano un tema ecosostenibile, ad esempio il riciclo. Potrebbero creare degli abiti con materiali ‘usati’ da indossare in una sfilata davanti alle altre classi, o un concerto con strumenti ricavati da latte e altri oggetti insoliti. Le iniziative sono tantissime, basterà un po’ di curiosità agli insegnanti, il passa-parola o navigare su internet alla ricerca di siti fai-da-te per ispirarsi.

In questo si sviluppa anche una buona capacità di problem solving e si apprende l’importanza del lavoro di squadra finalizzato ad un obiettivo comune.

Non per ultimo, le scuole possono risparmiare notevoli cifre trasformando i rifiuti prodotti in classe in vera e propria ricchezza da reinvestire.

La cultura del risparmio, insomma, comincia sia da giovani ed è un tema che da diversi anni le BCC promuovono attraverso l’adesione ad iniziative come “M’illumino di meno” della trasmissione Caterpillar di RaiRadio2.

Spegnere le luci, non è solo un modo per risparmiare energia, salvaguardare l’ambiente e abbassare il costo della bolletta. Per ogni piccola luce che si spegne ce n’è un’altra ancora più luminosa che si accende: è la luce della sostenibilità che genera ricchezza e alimenta un circolo virtuoso a favore di famiglie, territori e imprese.

 

Leggi la prossima storia in Privati e Famiglie