Chi sono
Ho 25 anni, studio comunicazione per le imprese. Comunicare sembra proprio essere naturale per me: l’ho scoperto facendo radio, la mia grande passione. Oltre alla pallacanestro, ovviamente. Essendo nato a Cantù, non poteva essere diversamente! Sotto canestro ci sono finito anch’io, ma non ero abbastanza bravo per giocare professionalmente. Allora tiro a canestro con gli amici, e le partite dei campioni le commento sull’etere.
Il mio sogno? Lavorare in radio, parlando di sport e di musica. Conduco un programma di musica, Helter Skelter. Durante ogni trasmissione racconto aneddoti sulla musica rock seguendo un tema – può essere il genere musicale, il periodo storico, la politica. Ospitiamo gruppi in studio di Cantù e della zona, se possibile li facciamo suonare live in acustico.
Quando ero piccolo, come tutti i bambini ero curioso di sapere che lavoro facesse mio padre. Mio papà lavora in BCC, e così ho conosciuto questa banca. A casa però non si parla mai di lavoro, ma essere diventato socio mi ha avvicinato in maniera più attenta alle attività sociali e culturali – che la BCC sovvenziona – necessarie per la crescita della nostra città.
La mia banca è differente e lo è davvero perché mi fa scoprire iniziative che altrimenti non conoscerei affatto.
Ci siamo!
Un momento importante è stato il primo incontro con la radio: dovevo solo assistere alla produzione di Time Out, programma di pallacanestro di Radio Cantù. E invece mi hanno fatto subito parlare!
Ho imparato che se mentre sei in diretta sbagli il nome di un giocatore, non correggerlo: ormai è andato. Devi andare avanti: l’importante è dire il punteggio, i minuti e i falli. Il resto lo puoi anche sbagliare.
Un altro grande cambiamento è stato realizzare il mio programma di musica. È interamente scritto e prodotto da me. È una soddisfazione essere riuscito a realizzarlo: tutte le settimane c’è qualcosa di interamente mio che scrivo e poi presento agli altri.