Festival Nazionale
ECONOMIA CIVILE
Firenze 29-30-31 marzo 2019
Un Festival che dà voce a una società civile in movimento: giovani che coniugano profitto e impatto sociale, imprenditori campioni nella creazione di valore sostenibile, comunità che coltivano semi di cambiamento che trasformano la realtà.
Discuteremo di economia, lavoro, giovani, innovazione, sviluppo sostenibile, buone pratiche e molto altro. Mettendo al centro le persone e l’ambiente.
Partendo dalla convinzione che l’attuale modello di sviluppo – che genera spesso povertà ed esclusione sociale ed economica – sia da ripensare profondamente, Federcasse, NeXt e SEC promuovono un grande dibattito pubblico su quali soluzioni siano, nell’Italia di oggi, davvero in grado di costruire soluzioni efficaci e inclusive.
È nata così l’idea di organizzare il primo Festival Nazionale dell’Economia Civile. Un evento che si ricollega idealmente alla grande tradizione culturale italiana che ha visto (dal tardo Rinascimento in poi) l’uomo e i suoi bisogni al centro di ogni progetto di sviluppo ispirato al bene comune (economico, sociale, culturale, urbanistico ecc.). Cambiando in meglio il volto delle nostre città, creando comunità vive, solidali e partecipative.
Il Festival di Firenze vuole pertanto riscoprire e attualizzare – presentando tante “buone pratiche” che già esistono – i valori alla base dell’Economia Civile, patrimonio necessario per ricostruire un autentico senso di comunità e tornare a guardare al domani con fiducia e speranza.
"L’Economia Civile vuole promuovere una nuova generazione d’imprenditori che guardano non solo al profitto ma anche all’impatto sociale delle loro azioni".
L’Economia Civile è un’invenzione italiana; un modo diverso di guardare alla realtà economica e un insieme di prassi imprenditoriali che affondano le radici nella cultura economica e nella storia imprenditoriale dei nostri comuni.
La scienza economica, alle sue origini, aveva però come obiettivo la fede pubblica, ovvero la felicità delle nazioni, ma con l’avvento della prima rivoluzione industriale la ricerca della pubblica felicità è stata sostituita dalla ricchezza delle nazioni.
Il modello economico dominante con i suoi limiti ci ha poi portato al paradosso di una ricerca della ricchezza economica che produce oggi una ricchezza senza nazioni e nazioni senza ricchezza e senza qualità del lavoro.
L’Economia Civile vuole ritornare a quella “fede pubblica”, promuovendo una nuova generazione d’imprenditori “più ambiziosi” e generativi che guardano non solo al profitto ma anche all’impatto sociale delle loro azioni e che incarnano le loro azioni nelle tante nuove forme emergenti d’impresa come le imprese cooperative, imprese etiche, solidali, socialmente responsabili, benefit.
Noi, vogliamo partire da qui, da questo festival, per quest’affascinante missione di cambiamento del paese, nel quale si può realizzare anche la ricchezza di soddisfazione e di senso della nostra vita.
E l’Economia Civile ha questa ambizione, quella di porre i semi per il cambiamento del mondo.