La natura in città

La città è il luogo in cui la presenza dell’uomo è più tangibile e spesso lo spazio dedicato al verde urbano è limitato o mal gestito. Eppure, la natura trova sempre il modo di prosperare negli angoli più nascosti.

Non solo parchi e giardini pubblici, ma tante specie vegetali e piccoli animali trovano dimora tra ruderi, muri, grondaie, binari ferroviari, tetti e balconi dimostrando una sorprendente tenacia e resistenza alle avversità.

(Redazione TuttoGreen)

 

Quello rappresentato dalla biodiversità urbana è un tesoro che vale la pena custodire e curare giorno dopo giorno e dal quale dipende la qualità della nostra stessa vita. Gli alberi, le piante e la vegetazione in generale rigenerano l’aria che respiriamo, migliorano il modo in cui percepiamo l’ambiente circostante e favoriscono le relazioni tra gli individui. In altre parole, hanno ricadute positive e benefici concreti sulla nostra salute e sul modo in cui interagiamo con gli altri membri della comunità.

Alla varietà degli habitat, inoltre, corrisponde quasi sempre una serie di fattori ecologici favorevoli allo stanziamento di tante specie animali che trovano in città una sorta di ambiente naturale di ‘sostituzione’ paragonabile ad alcune aree agricole o moderatamente antropizzate da dove, per ragioni diverse, sono costrette a scappare. Farfalle, coccinelle, uccelli, scoiattoli, ricci, pipistrelli e innumerevoli specie di insetti abitano anche i più piccoli spazi verdi sviluppando straordinarie strategie di adattamento. Un caleidoscopio di organismi viventi che sottolinea l’importanza degli ecosistemi urbani in chiave ecologica e il loro ruolo nel processo di conservazione della biodiversità.

"ogni cittadino italiano ha in media a sua disposizione 31 metri quadrati di verde urbano".

Secondo uno studio condotto dall’Istat nel del 2016, ogni cittadino italiano ha in media a sua disposizione 31 metri quadrati di verde urbano. I dati migliori si registrano al Nord-Est con una media di 50 metri quadrati per abitante, mentre al Sud la regione che si distingue è la Basilicata che vanta numeri superiori alla media nazionale.

Tuttavia, in molte realtà del nostro paese, la situazione non è esattamente tutta rose e fiori. L’urbanizzazione, la cementificazione e il consumo del suolo non sembrano conoscere battute d’arresto e in alcuni casi – soprattutto nelle grandi città – trovare una piccola oasi verde può diventare quasi impossibile. Se a tutto questo sommiamo i fattori propri della vita in città (traffico, smog, cemento, inquinamento acustico e ambientale) è chiaro che la qualità della vita non può che risentirne.

alberi in città

 

Chi pianta un albero pianta una speranza

Per attutire le ricadute negative di queste variabili sulla quotidianità e sul nostro benessere, l’unica soluzione da adottare è favorire la proliferazione di una certa quantità di vegetazione, in particolare di alberi, che rappresentano un valore economico, ecologico e salutistico di grande rilievo. Oltre a migliorare l’estetica degli spazi urbani e fornire un rifugio per tante specie di uccelli, i benefici derivanti dalla presenza di alberi in città sono provati, anche se in larga parte ancora incompresi e sottostimati.

Per rendersene conto, basta dare un’occhiata alle cifre e ai dati relativi a tutto ciò che gli alberi rappresentano per il benessere della comunità:

  • Grazie agli alberi piantati nelle aree verdi italiane, vengono assorbite 12 milioni di tonnellate di Co2 (circa il 3% delle emissioni totali). I più efficaci contro lo smog sono l’olmo, il frassino, il tiglio, l’acero e il carpino. Un solo albero di acero, durante il corso della sua vita che è pari a circa 50 anni, è capace di assorbire qualcosa come 6 tonnellate di anidride carbonica.
  • La capacità degli alberi di assorbire l’inquinamento atmosferico è quantificabile in un vantaggio economico annuale garantito da ogni specie in misura diversa: 130 euro per il bagolaro e il platano, 126 per il frassino, 68 per la magnolia e 40 per il pero.
  • Ogni albero ad alto fusto ha una capacità di raffreddamento paragonabile a quella di 10 climatizzatori in funzione per 20 ore al giorno. Un vantaggio che torna utile anche in ambito domestico: piantare un albero sul lato ovest della propria abitazione corrisponde a un risparmio energetico del 3% ogni 3 anni. Inoltre la presenza di alberi accanto la proprietà aumenta il valore dell’immobile di circa il 20%.
  • Relax, ombra e quiete rimangono privilegi non facilmente quantificabili. Per fare ombra l’acero e il tiglio e tutti gli alberi a foglia larga sono i migliori. Oltretutto, costituiscono una barriera anti-rumore formidabile per attutire i rumori stradali e gli schiamazzi. Studi scientifici dimostrano che una fitta barriera di piante a foglie coriacee (ad esempio le magnolie) possono garantire una riduzione del rumore compresa tra i 5 e i 10 decibel.

È quindi chiaro che in città servono alberi. Occorre piantarne quanti più possibile. E dobbiamo piantarli tutti, dalle amministrazioni a singoli cittadini. Ma per farlo con criterio occorre saperli scegliere ed essere in grado di prendersene cura nel tempo. I migliori risultati si ottengono solo piantando gli alberi giusti nei posti giusti e programmando attentamente la loro gestione.

"in città servono alberi. Occorre piantarne quanti più possibile.".

La Lipu registra ogni anno un’altissima percentuale di potature errate che spesso sottraggono agli uccelli i loro rifugi nel periodo della nidificazione o compromettono la sopravvivenza dell’albero stesso. La cosiddetta pratica della “capitozzatura”, ad esempio, se mal eseguita può privare l’albero del proprio asse primario senza lasciare un ramo di sostituzione.

Per tutti questi motivi, l’associazione ha stilato un decalogo per la buona gestione del verde urbano (Lipu-bird-Life) che consiste in 10 semplici regole:

 

  1. Favorire la presenza di verde nelle città e nelle scuole.
  2. Programmare le potature dei singoli alberi come manutenzione straordinaria, lontano dai periodi di nidificazione degli uccelli e solo in presenza di necessità concrete e dimostrabili.
  3. Avvalersi di professionisti ed esperti del settore per progettare e gestire adeguatamente il verde urbano.
  4. Proteggere le oasi urbane per tutelare, conservare e valorizzare la biodiversità.
  5. Integrare la rete ecologica locale nella pianificazione urbanistica.
  6. Individuare nuove tipologie di verde urbano in chiave ecologica protettiva, tenendo presenti i cambiamenti climatici e gli eventi metereologici estremi sempre più frequenti.
  7. Promuovere la funzione educativa e sociale del verde urbano nelle scuole e nella comunità.
  8. Incentivare la diffusione del birdgardening
  9. Approvare e applicare un regolamento urbano del verde.
  10. Diffondere la cultura del rispetto per gli alberi.

 

Per tutelare questo patrimonio, in pratica, si possono attuare diverse strategie, sia dal basso che dall’alto. E con interventi semplici e pratiche virtuose che non richiedono grandi sforzi economici è possibile favorire l’insediamento di nuove specie in città a tutto vantaggio dei cittadini.

verde urbano

Tutelare, valorizzare e gestire il verde urbano

Siamo tutti d’accordo sul fatto che un ambiente urbano ricco di verde garantisce più benessere, bellezza, protezione e risparmio a coloro che lo abitano. Non solo l’aria è più pulita, ma se consideriamo che il numero di orti e giardini socialmente condivisi è in costante crescita, le nostre città sembrano assumere le connotazioni di luoghi naturalmente votati all’accoglienza, la sussistenza, lo scambio e la socialità.

Il miglioramento dell’ambiente antropizzato in chiave ecologica dipende sia dalla lungimiranza e dall’abilità delle amministrazioni locali di programmare accuratamente la gestione del verde pubblico, sia dall’iniziativa di ciascun cittadino. Basta guardarsi intorno per capire che i modi di aiutare la biodiversità in città sono tanti quanto quelli che la natura inventa per portare la propria bellezza anche dove non ci aspetteremmo di trovarla.

"sono molti gli spazi che si possono usare per rendere l’ambiente urbano più ospitale e le nostre città più belle e sane".

Al lavoro, a scuola, a casa, in giardino e perfino sul tetto: sono molti gli spazi che si possono usare per rendere l’ambiente urbano più ospitale e le nostre città più belle e sane. Ecco qualche idea…

  • I nostri giardini, terrazzi, cortili condominiali e balconi sono potenziali luoghi di accoglienza e ricovero per tanti animaletti selvatici, uccelli e insetti impollinatori. Se li popolassimo di piante a bacche ed erbe aromatiche forniremmo loro un rifugio perfetto e miglioreremmo senz’altro l’estetica del nostro ambiente domestico.
  • Cibo e riparo possono essere forniti anche con altri semplici accorgimenti, come piccole fessure nei muri, mangiatoie, casette per uccelli e bat-box per i pipistrelli che – vale la pena ricordarlo – sono in grado di divorare migliaia di zanzare a testa ogni giorno.
  • Con un piccolo pezzo di terra, anche condiviso, si può creare un orto o un giardino dove far crescere piante commestibili e varietà selvatiche. Una pratica sempre più diffusa anche nelle scuole dove questa attività favorisce la socialità, la cooperazione e assume una valenza estremamente educativa per i bambini.
  • Sempre più aziende coinvolgono i propri dipendenti in progetti finalizzati alla creazione di giardini aziendali, orti e tetti verdi che oltre ad abbassare i costi per la spesa energetica, favoriscono il team-bulding ed aumentano la produttività dei collaboratori sul posto di lavoro.

Aiutare le comunità a riallacciare quel preziosissimo filo che ci lega alla natura e riequilibrare il rapporto città-uomo-territorio è importante anche per le Banche del Credito Cooperativo che da sempre hanno a cuore il benessere della collettività e la valorizzazione del territorio. Ed è delle persone e del territorio che le BCC si prendono cura, non solo a parole, ma soprattutto con i fatti finanziando e sostenendo molte iniziative orientate allo sviluppo sostenibile, alla tutela della biodiversità e alla cultura del vivere green.

 

Leggi la prossima storia in Territori