Il panettone della solidarietà

La storia di Alessandro, collaboratore BCC

Un prodotto buono per fare del bene, sia in Italia che in Ecuador.

Il Natale del 2010 era alle porte e volevo realizzare un prodotto solidale e locale allo stesso tempo. Può sembrare bizzarro che un dipendente di banca abbia questo desiderio. Ma lavorando ad un progetto di cooperazione internazionaleMicrofinanza Campesina – mi era venuta l’idea di fare un prodotto con le materie prime dell’Ecuador, dando però lavoro alle aziende della mia zona.

Allora mi sono chiesto: quale prodotto non manca mai sulle tavole delle feste degli italiani? Il panettone, ovviamente!

“Siamo una banca, non un panificio!” è stata l’esclamazione scettica dei miei colleghi quando ho proposto di avviare una produzione di questo dolce.

Ma ero convinto che fare il panettone fosse il modo giusto per promuovere il lavoro locale e il commercio equo e solidale. E infatti ho trovato immediatamente i partner per il progetto.

La cooperativa Mondo Solidale porta in Italia gli ingredienti di importazione dall’Ecuador. Le farine e la produzione effettiva sono invece a carico di un particolare forno di Filottrano, Il Biroccio che è anche una cooperativa attiva dal 1970. Coinvolgere le due cooperative non è stato difficile: condividiamo gli stessi valori e vediamo la cooperazione allo stesso modo.

Il panettone solidale non è economico, ma il prezzo è giusto per il lavoro artigianale e gli ingredienti di qualità con cui è fatto. E per ogni panettone venduto, 1 euro del prezzo – a cui si aggiungono 2 euro della banca – va ad uno specifico progetto in Ecuador, nell’ambito del programma di Microfinanza Campesina.

"Quando ho assaggiato con i colleghi il primo panettone che avevamo prodotto, ho pensato che avevamo fatto una cosa buona… Buona da mangiare e buona per i valori che rappresentava".

L’ottima riuscita del prodotto è confermata dai commenti favorevoli di chi lo assaggia, dal numero dei clienti che entrano in banca e ci chiedono il panettone.

Ma realizzare un prodotto d’eccellenza non è stato facile: per mettere a punto il panettone abbiamo dovuto affrontare inconvenienti imprevisti. Li abbiamo superati brillantemente direi, visto che due edizioni dopo le cooperative hanno deciso di produrre anche il torrone con cioccolato, frutta secca e miele provenienti dall’Ecuador.

Per me questa iniziativa non ha solo un alto valore sociale. Racchiude il vero significato della cooperazione. Il panettone è solo un esempio di come si possono creare relazioni tra le aziende in maniera etica, coinvolgere e promuovere le realtà locali. Come Banche di Credito Cooperativo non dobbiamo fare finanza solo nel modo tradizionale, dobbiamo sviluppare buone relazioni per il territorio.

 

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