di Cristina Maccarrone
Avete aperto da poco una piccola-media impresa o state pensando di farlo, e quello che in molti vi consigliano, per iniziare o andare avanti, è di pensare ai bandi europei. “Ce ne sono tanti”, vi avranno sicuramente detto, ma quando poi si tratta di andare nel dettaglio, quei tanti non sono facilmente reperibili.
Eppure di occasioni per chi vuole fare impresa e vuole farla in modo serio ce ne sono parecchie e molte di queste hanno a che fare appunto con i fondi della Unione Europea. A onore del vero, mentre facevamo questa ricerca ci siamo resi conto che non c’è un portale unico in cui trovare tutti i bandi, ma che spesso le informazioni sono spalmate su più siti o, qualora ce ne sia qualcuno che faccia da collettore, è richiesto un abbonamento low cost, ma pur sempre un abbonamento.
Non tutti i bandi sono uguali…
Come fa notare la Camera di Commercio di Torino, che ai diversi tipi di finanziamenti ha dedicato una guida, l’Unione Europea ha vari modi di sostenere le imprese, in particolare le PMI.
"la UE fa una programmazione pluriennale dal 2014 al 2020".
In primis è importante la fascia temporale: la UE fa una programmazione pluriennale attraverso cui definisce sia le priorità che i limiti di spesa. Le attuali programmazioni vanno dal 2014 al 2020.
Una programmazione in tal senso ha 5 obiettivi: occupazione (con innalzamento del 75% per le persone fino ai 64 anni), ricerca e innovazione (con aumenti degli investimenti e del PIL dell’Unione Europa), cambiamenti climatici e sostenibilità energetica, istruzione e lotta alla povertà e all’emarginazione.
È poi importante fare un’ulteriore differenziazione tra i vari fondi messi a disposizione:
- Finanziamenti diretti: sono quelli erogati direttamente dalla UE, in base ad appositi bandi;
- Finanziamenti indiretti o strutturati: sono quelli attuati tramite le autorità nazionali o le regioni degli stati membri per ridurre le disparità tra le varie regioni europee;
- Strumenti finanziari innovativi per le PMI: gestiti tramite intermediari finanziari e di solito con condizioni più favorevoli;
- Opportunità per le PMI nei paesi extra UE.
Infine, last but not least, anche se l’inglese lo masticate poco, è importante conoscere la differenza tra call for proposals e call for tenders.
Nel primo caso, la UE dà dei finanziamenti a imprese che fanno proposte per migliorare un determinato contesto o trovare delle soluzioni definitive.
Nel secondo, si tratta di appalti attraverso cui le istituzioni comunitarie acquistano beni o servizi o commissionano lavori.
Horizon 2020: per una società più inclusiva e innovativa
Si chiama Horizon 2020 il programma lanciato dall’Unione Europea che ha come sfida quella di creare “società inclusive, innovative e riflessive”. Cosa vuol dire? Che l’obiettivo è di affrontare le sfide legate alla migrazione, alla quarta rivoluzione industriale e alle questioni di governance attraverso soluzioni complete.
"il programma è strutturato in 3 call for proposals che racchiudono 35 bandi con scadenza tra marzo 2018 e marzo 2019".
Il programma è infatti strutturato in 3 call for proposals che racchiudono 35 bandi con scadenza tra marzo 2018 e marzo 2019.
La call “migrazione” mira ad acquisire soluzione innovative – anche digitali – per l’integrazione dei migranti all’interno dell’Europa migliorando la protezione internazionale, gli spostamenti forzati di massa oltre a diffondere una cultura di consapevolezza su cosa portano le migrazioni sia nella società che nel mercato del lavoro.
Di trasformazioni socio-economiche e culturali all’interno di quella che ormai può essere definita la “quarta rivoluzione industriale” si occuperanno le imprese che aderiscono alla seconda call. Cosa dovranno fare? Tra le altre cose, proporre soluzioni alternative di policy per mitigare e sostenere le trasformazioni di questo genere puntando sulla diversità delle culture.
La terza call riguarda la governance e la democrazia con la raccolta di nuovi dati e lo sviluppo di policy in ambito istituzionale e sociale riguardo a diritti sociali, cittadinanza, open innovation, sicurezza e tanto altro.
Il budget previsto per il 2018 è di 172 milioni, di 183 per il 2019 e 195 per il 2020.
Per capirne di più, vi consigliamo di consultare questo sito. Potete farlo in diversi modi: leggendo il programma o selezionando la vostra area di competenza per arrivare al bando che fa al caso vostro.
Un premio per le donne innovatrici
Non solo bandi, l’Unione Europea assegna anche diversi premi e tra questi c’è quello per le donne innovatrici creato nel 2011. Si intitola EU Prize for Women Innovators e assegna 100mila euro per il primo posto, 50mila per il secondo e 30mila per il terzo. Destinatarie sono le donne imprenditrici che sono riuscite a introdurre sul mercato innovazioni davvero rilevanti.
Possono partecipare coloro hanno fondato o co-fondato le proprie imprese nei Paesi della UE e in quelli associati al programma Horizon 2020 e che hanno beneficiato di fondi pubblici o privati per la ricerca e l’innovazione.
"un premio a favore delle donne per incoraggiarle a sfruttare tutte le opportunità commerciali e di business".
Ma non finisce qui: è previsto anche un premio speciale per una giovane imprenditrice a inizio carriera, del valore di 20mila euro.
Premiazione prevista l’8 marzo 2018, una data simbolica sì, ma anche un’azione concreta a favore delle donne per incoraggiarle a sfruttare tutte le opportunità commerciali e di business ed essere sempre più protagoniste nel contesto economico europeo e non solo.