Dai farmaci ci aspettiamo sempre un miglioramento per la nostra salute. Eppure capita che le cose non vadano sempre così. Me ne sono resa conto quando lavoravo al centro oncologico dell’Ospedale di Trieste. Spesso mi trovavo in situazioni di emergenza: arrivavano pazienti in pericolo per l’utilizzo contemporaneo di farmaci non combinabili.
Ho scoperto che le reazioni avverse ai farmaci provocano la morte del paziente nel 19% dei casi. Possibile che non ci fosse un modo per ridurre le somministrazioni errate di medicinali?
Un po’ di ingegno e un ingegnere
Durante un congresso a Udine ho inaspettatamente incontrato Riccardo, mio vecchio compagno di liceo. Erano anni che non ci vedevamo: le nostre strade si erano separate. La mia mi aveva portato a Farmacia, mentre Riccardo era diventato ingegnere informatico.
Quando gli ho raccontato della mia esperienza in ospedale e abbiamo iniziato a parlare della necessità di avere un sistema per controllare i medicinali prescritti. La sera stessa ci siamo messi al lavoro e abbiamo abbozzato il progetto: Medigenia, un sistema automatico che valuta l’effetto dei farmaci che un utente sta assumendo.
Proprio grazie alle nostre esperienze in campi differenti, siamo riusciti a dividerci bene il lavoro. Riccardo ha sviluppato la tecnologia, mentre io mi sono occupata della parte medica e farmacologica con la consulenza di altri collaboratori.
L’utilità di un sms
Per utilizzare Medigenia basta iscriversi online e mandare una copia via fax dei propri dati. Nel giro di 24 ore viene creato il tuo profilo, che viene aggiornato ad ogni prescrizione e acquisto di farmaci. Grazie alla tessera sanitaria o al codice fiscale, il sistema informatico verifica che i farmaci acquistati siano davvero compatibili tra loro e quando viene rilevato un rischio, il sistema avverte te e il tuo medico via sms.
Sempre all’erta
Il cuore operativo di Medigenia è l’unità di rischio farmacologico nell’Ospedale di Gorizia. Qui assieme al professor Giagnorio – direttore dell’Unità Operativa di Pronto Soccorso – valutiamo i casi a rischio. Gestiamo in un database i profili dei pazienti e per ognuno raccogliamo la lista dei farmaci assunti.
"Con Medigenia portiamo in corsia il farmacista e assicuriamo ai medici la consulenza di un esperto in grado di valutare l’effetto dei farmaci".
Da Gorizia al Friuli
Ho fatto conoscere Medigenia alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia, che ha deciso di contribuire finanziariamente al progetto. Grazie alla BCC abbiamo potuto espandere Medigenia da Gorizia a tutta la regione.
La Federazione ha organizzato conferenze stampa e incontri sul territorio per diffondere la conoscenza del servizio tra la popolazione. Il contributo delle BCC del Friuli Venezia Giulia è stato essenziale per farci conoscere: abbiamo potuto sfruttare la presenza capillare delle banche sul territorio. In tutti gli sportelli si trova materiale informativo su Medigenia ed è possibile registrarsi al nostro database.
Cosa dicono i cittadini?
Abbiamo aperto le iscrizioni il 15 novembre del 2012: in pochi mesi, abbiamo avuto più di 1.000 adesioni, un successo inaspettato.
C’è ancora molto lavoro da fare: dobbiamo potenziare la rete nella regione per raggiungere tutti i centri. Il nostro sogno? Estendere il servizio in tutta Italia: vogliamo creare delle ‘Medigenia smart cities’, città in grado di migliorare attivamente la vita dei cittadini.