Una rivoluzione tutta “green”

La Green Economy può essere considerata a tutti gli effetti la terza Rivoluzione Industriale nella storia dell’umanità.

La Green Economy è capace di muovere industria, istituzioni e società in nome dell’ambiente e di un modello di sviluppo sostenibile. Ma quali sono gli scenari che si stanno delineando con questo nuovo modo di fare economia?
 

di Erika Facciolla (Tuttogreen)
 

L’economia ‘verde’ rappresenta una grande rivoluzione che sta disegnando percorsi, stili di vita e modi di generare ricchezza del tutto diversi da quelli che la storia ha raccontato finora. La Commissione Europea ha definito la Green Economy “un’economia che genera crescita, crea lavoro e sradica la povertà investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale da cui dipende la sopravvivenza del nostro Pianeta”.

Si tratta, in pratica, di modello economico solidale che trova nel rispetto per l’ambiente e per le persone i suoi presupposti fondamentali, ma che è anche in grado generare ricchezza, profitti e occupazione. Il motore che alimenta questo processo rivoluzionario è l’ambiente, non più considerato come una fonte di risorse da sfruttare indiscriminatamente, ma come un bene prezioso che deve essere gestito e tutelato con criterio.

Un punto chiave della Green Economy è proprio il recupero di un equilibrio nel rapporto che lega uomo e ambiente. Un rapporto che deve essere paritario e armonico e che ha bisogno di essere ricostruito sulle solide basi della sostenibilità economica e produttiva.

 

Dal petrolio all’economia verde

Se il nero era il colore di ieri, il verde sembra proprio quello del nostro domani. Guardare avanti e gettarsi alle spalle un passato fatto di carbone e petrolio è uno degli obiettivi principali della Green Economy. Un modello economico che vuole auto-limitare il proprio impatto sull’ambiente investendo strategicamente su di esso attraverso alcune leve:

  • Il ricorso a fonti energetiche rinnovabili (eolico, biomasse, geotermia, solare, idroelettrico)
  • La valorizzazione dei rifiuti
  • La riduzione dell’inquinamento
  • La diminuzione dei consumi
  • L’adozione di un modello di sviluppo sostenibile

In Italia e in Europa la Green Economy si è rivelata fin da subito un’importante fonte di ricchezza e occupazione soprattutto nel settore agricolo e industriale. Nel nostro Paese questo modello economico rappresenta il 13% del PIL nazionale, mentre il 66% delle nuove assunzioni nell’ambito dello sviluppo, della progettazione e della ricerca riguardano proprio i green job emergenti.

Nel caso italiano, la strada per un’economica verde e pulita passa soprattutto attraverso lo sviluppo di filiere agricole sostenibili di alta qualità, settore in cui eccelliamo a livello europeo. Basti pensare che la maggior parte delle imprese che hanno già scelto di adottare un orientamento ‘green’ fanno parte del settore agricolo (40,6%), operano su una superficie coltivata pari al 9% del territorio e danno lavoro a quasi 50 mila persone. L’obiettivo di queste imprese è tutelare il suolo e la sua fertilità attraverso l’adozione di tecniche e bio-tecnologie che preservino la biodiversità e consentano di ridurre al minimo i consumi energetici e idrici.

"Negli ultimi 6 anni il 26% delle aziende ha puntato su progetti verdi creando ben 3 milioni di nuovi posti di lavoro".

Le aziende che decidono di diventare green, inoltre, sono più competitive, sanno fare innovazione e offrono notevoli prospettive occupazionali. Negli ultimi 6 anni, infatti, il 26% delle aziende ha puntato su progetti verdi creando ben 3 milioni di nuovi posti di lavoro. Tutto questo si traduce in una valorizzazione del capitale economico, naturale e sociale, in netta controtendenza con il momento di forte regressione economica che stiamo vivendo. Sarà ancora azzardato chiamarla ‘economia della rinascita’, ma l’importanza strategica che la Green Economy sta assumendo è ormai palese sotto molteplici punti di vista.

Chi colora di verde il nostro futuro?

Il successo della Green Economy dipende in larga misura dalla capacità dei governi di intercettare le potenzialità di questo modello economico adottando politiche lungimiranti e condivise sia a livello locale che comunitario. Parallelamente, dipende anche dall’interesse delle banche e dei grandi gruppi finanziari ad investire in questo business e a far propri i principi fondamentali vigilando, ad esempio, sulla sostenibilità degli affari in cui sono coinvolti. Ciò può incoraggiare le aziende a produrre solo con energia rinnovabile o ad impegnarsi in progetti orientati alla salvaguardia dell’ambiente.

"si può essere ecosostenibili scegliendo di vivere in maniera più responsabile e consapevole, adottando uno stile di vita sostenibile".

La Green Economy, inoltre, può essere promossa anche con azioni ‘dal basso’. Non solo aziende, istituzioni e imprese: tutti noi possiamo far parte del cambiamento a partire dalle piccole scelte quotidiane. Si può essere ecosostenibili scegliendo di vivere in maniera più responsabile e consapevole, adottando cioè uno stile di vita sostenibile. In famiglia, in ufficio, nel tempo libero: ogni occasione è quella giusta per dare il nostro contributo. Ecco qualche esempio pratico:

  • Fare attività fisica all’aria aperta
  • Coltivare un piccolo orto, anche in balcone
  • Riscoprire i rimedi naturali utili per il nostro benessere
  • Adottare un regime alimentare naturale e genuino
  • Riciclare e dare nuova vita agli oggetti che non ci servono più
  • Ridurre i consumi energetici
  • Evitare qualsiasi forma di spreco alimentare, energetico e idrico

 

E poi si può scegliere una banca che investa veramente sul territorio e che abbia a cuore l’ambiente e le persone. Le banche del Credito Cooperativo sono impegnate da anni nella costruzione di un futuro più verde grazie alla pluriennale convenzione con Legambiente che ha permesso di finanziare l’installazione di oltre 5000 impianti fotovoltaici in tutta Italia e promuovere molti altri interventi orientati all’efficienza energetica.

È per questo che le BCC non sono semplici spettatrici ma protagoniste del cambiamento, da sempre attente alla tutela ambientale, al risparmio energetico e all’utilizzo consapevole delle risorse.

 

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